Tutto sul “Libretto famiglia”

I privati che incarichino qualcuno di esercitare occasionalmente un’attività, non professionale o d’impresa, consistente in:

• piccoli lavori domestici
• assistenza domiciliare a bambini e persone anziane, ammalate o con disabilità
• lezioni private

Prima di dare inizio alla collaborazione, la famiglia utilizzatrice e il prestatore del servizio devono registrarsi sul sito dell’INPS. Ai fini della registrazione sul portale online sono richiesti, sia per la famiglia (persona fisica) che per il prestatore del servizio, un PIN rilasciato dall’Istituto e le credenziali di accesso SPID o CNS.

Prima di dare inizio alla prestazione lavorativa, inoltre, dovrà essere effettuato un pagamento sul conto online dell’INPS tramite

• versamento a mezzo modello F24 (Elide) con causale LIFA. Nel campo “elementi identificativi” non dovrà essere inserito alcun valore.
• pagamento elettronico “pagoPA” accessibile dal portale dei pagamenti.

a) prestatore: 5.000,00 € con riferimento alla totalità degli utilizzatori

b) famiglia: 5.000,00 € con riferimento alla totalità dei prestatori

c) 2.500,00 € per ciascun prestatore presso una stessa famiglia

Gli importi si intendono netti, ossia quelli realmente percepiti dal prestatore del servizio.

I lavoratori con i quali il datore di lavoro abbia già in corso un rapporto di lavoro subordinato o abbia avuto negli ultimi 6 mesi un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (per es. in qualità di collaboratore domestico) non possono ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale.

Esiste un limite massimo di ore di lavoro consentite nell’arco dello stesso anno civile: 280 ore.

Ai fini del computo dell’importo massimo per la famiglia (vedi punto b sopra) sarà considerato solo il 75% del compenso netto pagato, portando dunque l’importo massimo da 5.000 a 6.666,00 €, se le prestazioni di tipo occasionale sono svolte da:

• titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità
• giovani studenti con meno di 25 anni di età
• disoccupati
• percettori di prestazioni di sostegno del reddito (REI/SIA)

Spetta al prestatore del servizio tenere aggiornata la propria posizione sul portale online dell’INPS.

I compensi percepiti dal prestatore con il Libretto famiglia:

• non incidono sul suo stato di disoccupato
• sono esenti da imposizione fiscale
• sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio del permesso di soggiorno

Nell’esecuzione del servizio dovranno essere rispettati i riposi e le pause previsti dalla legge per il lavoratore:

• pausa di 10 minuti ogni 6 ore di lavoro
• riposo giornaliero di almeno 11 ore nell’arco delle 24 ore 
• riposo settimanale di almeno un giorno nell’arco di una settimana.

Il valore nominale di un’ora di lavoro è fissato in 10,00 euro, di cui 8,00 versati a titolo di compenso a favore del prestatore, 1,65 euro per i contributi previdenziali, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL (infortuni e malattie professionali) e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione.

La comunicazione della prestazione, da effettuarsi mediante denuncia sulla piattaforma telematica INPS, andrà eseguita al termine della prestazione lavorativa, e comunque non oltre il terzo giorno del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione. La famiglia è tenuta a comunicare tramite la piattaforma telematica INPS i dati identificativi del prestatore, il luogo di svolgimento della prestazione, l’ammontare del compenso, la durata della prestazione, eventuali dati inerenti l’appartenenza alle suddette categorie di persone (titolari di pensione, studenti con meno di 25 anni ecc.). Completata la trasmissione dei dati, il prestatore del servizio riceverà, via mail o SMS, la notifica dell’avvenuta comunicazione della prestazione lavorativa.

Entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione, il compenso spettante al prestatore viene erogato, attraverso la piattaforma INPS, mediante l’accredito delle somme sul conto corrente bancario indicato. È compito del prestatore del servizio verificare attentamente la correttezza degli estremi bancari forniti all’atto della registrazione; l’INPS non eseguirà infatti alcuna verifica in tal senso. In caso di mancata indicazione dei dati bancari da parte del prestatore, i compensi saranno riscuotibili presso uno degli uffici di Poste Italiane mediante bonifico bancario domiciliato o mediante mandato di pagamento che la famiglia può scaricare e stampare direttamente dal portale INPS).

Nel caso in cui, per una famiglia, non fossero sufficienti gli importi massimi sopra indicati o le ore massime di durata della prestazione, si dovrà passare a regolare assunzione mediante contratto di lavoro domestico per rapporto di lavoro subordinato.

Si tratta di un regolare rapporto di lavoro che prevede per il collaboratore domestico l’obbligo di previa iscrizione all’INPS e la definizione, con il datore, dell’orario di lavoro previsto. Il collaboratore domestico ha diritto alla retribuzione mensile, alle ferie, alla tredicesima e all’indennità di fine rapporto, ossia sostanzialmente agli istituti previsti per i lavoratori salariati.

Trimestralmente andrà eseguito attraverso il portale INPS il pagamento dei contributi previdenziali.